Era un osteopata il dottor John Watson, l’amico ed aiutante del detective privato Sherlock Holmes, famigerato personaggio letterario creato da Sir Arthur Conan Doyle alla fine del XIX secolo.
A dirlo è l’osteopata scozzese Tim Baker durante l’annnuale meeting della Scottish Osteopathic Society, dove ha sostenuto che il dottor Watson altri non sarebbe che William Smith originario di Aberdeen, pioniere dell’osteopatia britannica e compagno di studi dello scrittore Conan Doyle.
A supporto della sua tesi, Tim Baker avrebbe mostrato ai presenti un ritaglio di un giornale americano risalente al 1938 fornitogli, a suo dire, da Jason Haxton, curatore dell’American Museum of Osteopathy, riportante un articolo scritto da Cutbert Smith, figlio di Smith, in cui rendeva noto il fatto, e cioè che il personaggio di Watson si fosse basato proprio sulla figura di suo padre.
Smith e Cona Doyle studiarono insieme all’università di Edimburgo sotto la guida di Joseph Bell, il docente di medicina che lo scrittore disse poi che gli ispirò il personaggio di Sherlock Holmes per i suoi poteri di osservazione. Tim Baker infine ha scoperto anche una serie di lettere sia di Joseph Bell che di Conan Doyle a William Smith mentre costui si trovava in America per collaborare a risolvere un caso di assassinio.