Grazie.
Grazie a Gina Barlafante e Francesco Cerritelli per aver organizzato magnificamente questo 3° Congresso Internazionale di Medicina Osteopatica “Osteopatia in ambito neurologico”, un evento di respiro internazionale che ha visto la partecipazione di speaker provenienti da tutto il mondo, occasione di comprensione della ricerca osteopatica in ambito neurologico, supportata dalle più importanti ricerche in ambito medico.

Location del Congresso, l’auditorium del Campus Universitario dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara, segno importante dell’apertura della comunità scientifica e universitaria all’Osteopatia italiana. A fare gli onori di casa, l’A.I.O.T. di Pescara, una delle prime scuole di Osteopatia in Italia che in questi 20 anni di attività ha ricoperto un ruolo importante nella “spinta” in ambito medico, grazie all’impegno di medici-osteopati tra cui Gina Barlafante e Vincenzo Cozzolino, oltre che di osteopati non medici (ma non per questo meno osteopati) come Felice Pizzolorusso.
L’AIOT ha sempre creduto nella ricerca in ambito osteopatico, tanto da aver contribuito a portare la ricerca osteopatica italiana a livello mondiale, anche grazie alla sua “costola” EBOM, rappresentata magnificamente da Francesco Cerritelli che ormai è diventato un nome di spicco per la ricerca mondiale in osteopatia.

“Questo congresso ha evidenziato ancora una volta come sia possibile e importante il dialogo con il mondo medico e accademico – ha dichiarato la dott.ssa Gina Barlafante, co-organizzatrice del Convegno –. E’ sempre più netta l’esistenza di un terreno comune che vede alla base i meccanismi patogenetici delle patologie. Ciò comporta il poter definire meglio gli ambiti di applicazione dell’osteopatia e le condizioni cliniche in cui si può osservare la sua maggiore o minore efficacia, rivoluzionando in questo modo il concetto di medicina complementare”.

Venerdì e sabato mattina sono stati invitati a parlare alcuni dei più importanti ricercatori di Osteopatia in ambito mondiale, fra cui, per citarne alcuni, Brian Degenhardt, direttore della ricerca al Kirksville College of Osteopathic Medicine e l’australiano Gary Fryer. Insieme a questi, molti ricercatori non osteopati italiani e stranieri che, però, hanno portato degli argomenti fortemente legati all’osteopatia ed alla sua efficacia.
E’ difficile raccontarvi nel dettaglio i numerosi interventi, in occasione dei quali sono stati sviscerati i risultati dell’utilizzo dell’OMT nella clinica medica.
Nel corso delle presentazioni orali svoltesi sabato pomeriggio e domenica mattina si sono affrontati diversi argomenti, tra cui: il dolore cronico, il sistema neuro vegetativo, il trattamento linfatico per ridurre l’infezione e aumentare l’immunità riducendo la crescita dei tumori, l’emicrania, la depressione nella lombalgia cronica, i disturbi neurologici in età pediatrica.



Sono infine stati assegnati i premi per i migliori poster e le migliori presentazioni orali.
Questi i risultati per i poster:

  • 1° classificato Luca Vismara del SOMA: ‘OMT reduces gait impairment in adult  patients with Prader-Willi Syndrome.
  • 2° classificato Marina Lemay ‘Somatic dysfunctions as consequences of wisdom teeth extraction in patients with temporomandibular disorder: a retrospective study’
  • 3° classificato Riccardo Desideri ‘OMT and chronic tension type headache: outcome research’.

Per le presentazioni orali:

  • 1° classificato: Marco Verzella: ‘Effect of Osteopathic Manipulative Treatment on health and on risk of depression in chronic LBP patients: results from the esoqolio trial’
  • 2° classificato:  Florian Schwerla ‘Osteopathic treatment of patients with restless legs syndrome. A randomized controlled trial’
  • 3° classificato: Vito Adragna, Giulia Giannotti ‘Osteopathic treatment of migraine without aura: outcome research’

Una fantastica ed originale serata di gala per festeggiare il ventennale della fondazione dell’AIOT, ha accompagnato tutti gli ospiti nella serata di sabato. Lo scenario e stato quello della città di Atri dove si è tenuto un concerto presso il teatro comunale. Per l’occasione è stata creata una installazione riproducendo in video una rappresentazione artistica della risonanza magnetica funzionale su musica composta anch’essa per questo evento partendo da un tracciato elettroencefalografico. Ne è scaturito uno spettacolo che ha visto coinvolti una orchestra d’archi, un percussionista, artisti visivi e scienziati realizzando un collegamento tra arte e scienza.  L’autore di questa installazione è il musicista Andrea Gallo che ha collaborato con l’AIOT, in particolare con il direttore, la  dott.ssa Barlafante e con il compositore Stefano Taglietti.

La serata  ha poi messo in evidenza l’alto livello artistico dei musicisti attraverso l’esecuzione di musiche di Mozart e Bartok.

Gli organizzatori danno appuntamento a maggio 2015 per il 4° congresso internazionale di Osteopatia!

Ci auguriamo che in futuro tutti gli osteopati non perdessero queste fantastiche e rare occasioni di incontro e confronto con l’Osteopatia mondiale, motivo di crescita e di orgoglio per l’Osteopatia italiana.