Quest’anno il congresso del ROI ha avuto indubbiamente una cornice particolare; si è svolto al Centro Congressi della Stazione Marittima di Napoli, di fronte al Maschio Angioino e vicino al molo a cui ogni giorno attraccano le mastodontiche navi da crociera che ovviamente non perdono occasione di fare tappa a Napoli.

É stato un congresso “gioioso”, e non solo per l’influenza dell’aria di Napoli ma soprattutto per l’opportunità, di cui ti rendi conto solo quando ti manca, di poter riabbracciare i colleghi venuti da tutta Italia.

Prima giornata dedicata, come da tradizione, alla discussione delle migliori tesi proposte dalle scuole di osteopatia Italiane, introdotta dalla Presidente e dall’ottimo Giacomo Consorti che hanno messo in evidenza la partecipazione ma soprattutto l’alto livello dei lavori presentatati.
Le sessioni sono state moderate e valutate da due fuoriclasse della ricerca italiana Francesco Cerritelli e Giandomenico D’Alessandro a cui si sono affiancati due dei consiglieri del ROI Giacomo Consorti e Luca di Pietrantonio.

Vincono per le tesi:

I classificato “L’errore clinico: indagine qualitativa su esperienze, credenze e riflessioni di un gruppo di osteopati italiani” di Tamagnini E., Bettelli L. dell’Istituto Superiore di Osteopatia ISO
II classificato “Immagine corporea”  di Morisi
III classificato “Effetto del trattamento manipolativo” di Bozelli

e per i poster:
I classificato “Revisione sistematica: il trattamento manipolativo osteopatico in ginecologia e ostetricia” di Pimpinella A., Galeotti T. e D’Alessandro G. del CERDO.
II classificato “Efficacia del trattamento cranio sacrale” di Belolli
III classificato “Myomiks” di Zecchin

Originale l’esperienza organizzata da Matteo Turinetto di confronto tra giovani osteopati e colleghi più esperti con la modalità del World Café

Il bilancio della giornata lo affidiamo al commento di Francesco Cerritelli che abbiamo intervistato per voi

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Sabato mattina alle 9 entriamo nel vivo del Congresso con i saluti dell’Assessore alla Salute del Comune di Napoli dott. Vincenzo Santagada
Il primo relatore è stato il dott. Nicola Vanacore che spero tanto che tutti i colleghi abbiano la fortuna di ascoltare almeno una volta perché riesce inequivocabilmente a farti capire quanto possa essere importante la ricerca scientifica osteopatica per la nostra professione, e lo fa con quella passione che rivolge al mondo dell’osteopatia che lo rende più osteopata degli osteopati. Ci ha parlato dell’importanza di essere collocati nel mondo della prevenzione e dell’occasione che abbiamo di rifarci a quello che è il Piano Nazionale della Prevenzione 2020-2025.

Giustamente qualche collega alla fine del suo intervento ci ha ricordato che Nicola è stato per tutti noi, in questi anni, un “visionario” e di questo gli saremo sempre infinitamente grati.
La seconda relazione è stata di Marco Tramonatano, da diversi anni ospite fisso dei congressi italiani e non potrebbe essere diversamente visto il valore dei suoi interventi.

Dopo il break è iniziata una tavola rotonda che ha avuto diversi ospiti collegati in remoto.
Siamo partiti con un sondaggio fatto dalla star dei sondaggisti di questo momento Lorenzo Pregliasco con la sua società Quorum You-trend; sondaggio fatto sulla percezione dell’osteopatia nella popolazione utilizzando un campione rappresentativo e che ovviamente ha riportato dei dati a noi ben noti circa l’ottima percezione degli italiani nei confronti della nostra professione (su questo ritorneremo con un articolo specifico).

Partendo da questi dati ha preso la parola la Senatrice Binetti, da sempre sostenitrice della nostra causa e che si è preoccupata di metterci in guardia sulla necessità di chiudere l’iter prima della fine di questa legislatura.

A seguire Daniele Gianfrilli che per conto del Consiglio Universitario Nazionale è seduto al tavolo tecnico e si sta occupando di definire il percorso formativo; si è dimostrato ottimista sui tempi di ultimazione dei lavori.
In ultimo la nostra futura presidente dell’ordine a cui accederemo, Teresa Calandra, che – come lei stessa ha detto – “ci aspetta a braccia aperte”.

La mattinata si è conclusa con una delle punte di diamante dell’osteopatia italiana Andrea Bregna che ha giustamente esposto una relazione su quelli che possono essere gli eventi avversi nelle manipolazioni.

Alle ore 12 l’intervento di Silvia Ratti che nonostante sia salita sul palco con le stampelle conseguenza di un incidente, è riuscita a mettere in riga soprattutto tutti noi osteopati, incolpevoli di essere maschi, ma colpevoli evidentemente di non comprendere le differenze di genere sia sul dolore sia sulla rappresentanza all’interno del direttivo e nella direzione delle scuole (a nostra parziale discolpa abbiamo che le uniche donne presenti nel consiglio del ROI e tra i direttori di scuola sono però le Presidenti: Paola Schiomachen e Gina Berlafante presidente Aiso).

Ultima relazione della mattinata l’intervento di Davide Dariva che ci ha inorgoglito tanto perché il comitato olimpico cinese ha scelto il progetto “Shanghai project Olympic games” che prevedeva l’intervento degli osteopati italiani per sostenere tutti gli atleti cinesi che hanno partecipato alle scorse olimpiadi.

Ha avuto luogo nel primo pomeriggio l’assemblea dei soci ROI.

A seguire i workshops ben 4 ma purtroppo si poteva partecipare solo a 2 e vi dico subito che è stato veramente difficile scegliere tra:

“Buba, Kiki e il segreto della disfunzione somatica” di Carmine Castagna, Christian Lunghi;

“Approccio osteopatico alla plagiocefalia” di Margherita Gasperini;

“L’osteopatia nei disordini cranio-mandibolo-posturali” di Stefano Colasanto;

“Analisi strumentale e palpatoria del movimento: implicazioni per la pratica clinica in riferimento a disfunzione somatica, adattamento e Salute” di Andrea Bergna, Fulvio Dal Farra, Luca Vismara.


Come da tradizione il sabato sera si è tenuta la cena di gala che è sempre il momento più bello di ogni congresso e non solo per il fatto che si è scelta una location d’eccezione, sul mare, ai piedi di Castel dell’Ovo, ma perché è un importante momento di confronto con colleghi che difficilmente puoi incontrare nel bar della tua città. Non sono mancati ovviamente dei momenti esilaranti come quando l’inevitabile cantante napoletano ha dedicato qualche canzone tipica alla nostra Presidente.

Domenica mattina il Congresso ha aperto con la relazione di Hanna Thomasdöttir, Presidente dell’EFFO che è l’associazione che racchiude tutti i registri europei e che ha fatto un punto sull’osteopatia in Europa (anche su questo tema ritorneremo con un articolo specifico), fino a giungere al momento che tutti aspettavamo e cioè l’intervento di Marco Petracca sulla situazione e sulla futura formazione universitaria e di questo vediamo la diretta che abbiamo fatto per voi.

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A chiudere la IV sessione del congresso la presentazione del Progetto CronOs 2022 a cura di Luca Di Pietrantonio.

Applausi finali al Consiglio Direttivo per l’ottima riuscita del congresso e grande merito al segretario generale Mauro Longobardi che si è fatto carico dell’organizzazione su Napoli.

In conclusione l’intervista alla Presidente del ROI Paola Sciomachen che, dopo i bellissimi complimenti ricevuti dalla Senatrice Binetti che ha esaltato le sue doti di pazienza e saggezza nella gestione dei difficilissimi momenti che il riconoscimento ha attraversato e l’indubbio successo del congresso, saluta tutti con delle note finali da ascoltare.

Guarda l’intervista alla Presidente del Roi Paola Sciomachen