Oggi ci ha lasciati Iginio Furlan, un pilastro dell’Osteopatia italiana a cui, devo confessare, e non me ne vogliano tutti gli altri colleghi, spetta il merito di molto di quello che oggi abbiamo.
Diplomato in osteopatia all’ISO di Milano nel 1990 è stato tra i primi osteopati italiani e tra i primi direttori di scuola, avendo fondato a Torino la SIOTEMA –  Scuola Italiana di Osteopatia e Terapie Manuali, da cui sono usciti più di mille osteopati che hanno popolato soprattutto il Piemonte e la Toscana a seguito dell’apertura della sezione distaccata di Firenze. Ma quello che molti non sanno è che come Vice Presidente Nazionale del Registro Italiano degli Osteopati (ROI), dal 1998 al 2006, ma soprattutto grazie alle sue qualità umane in termini non solo di competenza e autorità, ma anche di gentilezza e delicatezza, per tanti anni si è occupato di una delle cose più spinose per tutti noi. Per anni in tutta Italia siamo stati attaccati da diverse professioni per abuso della professione medica o altre accuse che tendevano a screditare l’osteopatia; Iginio si era studiato tutte la leggi a riguardo e veniva costantemente chiamato come tecnico di parte nei processi per difendere l’osteopata di turno e migliorando di volta i volta le sue difese di parte, anche alla luce dei successi avuti. Il risultato finale è che ha vinto tutte le cause intentate contro gli osteopati in tutta Italia.

Non si fa attendere la dichiarazione della presidente del ROI, che ricorda Iginio Furlan come uno dei più grandi osteopati italiani e formatori in ambito osteopatico. Queste le parole di Paola Sciomachen: “Iginio oltre ad essere stato tra i primi osteopati italiani, ha dedicato tutta la sua vita all’osteopatia; è cresciuto insieme al ROI di cui è stato membro e a cui si è dedicato con grande impegno partecipando alla vita dell’Associazione degli osteopati, lasciando un grande segno sia per il suoi tanti studenti che nella comunità osteopatica, in cui tutti lo ricordano con grande affetto”.

Si unisce al cordoglio per la perdita di Iginio Furlan anche Aiso – Associazione Italiana Scuole di Osteopatia attraverso le parole della presidente Gina Barlafante che lo ricorda così: “è  stato uno dei protagonisti storici dello sviluppo e della diffusione dell’osteopatia in Italia, punto di riferimento per tanti studenti e professionisti. In molti continueranno a formare e far evolvere i principi dell’osteopatia partendo dai suoi insegnamenti”.



Uno dei ricordi più belli che ho di Iginio è quando sono andato a visitare la nuova sede a Sartirana Lomellina e l’orgoglio e la gioia con cui mi ha mostrato tutta la struttura di cui andava fiero.

Di lui oltre al ricordo che rimarrà in tutti gli osteopati che hanno avuto la fortuna di averlo come insegnante, restano delle pubblicazioni e soprattutto l’ultimo suo lavoro BIOSISTEMI. Viaggio alle origini del movimento che racchiude tutto il suo pensiero.